Disagio giovanile, a Genova la tavola rotonda negli ideali dell’Unicef

Lunedì 2 maggio, alle ore 16:30, presso la sede della Città Metropolitana di Genova, Palazzo Doria Spinola in Largo Eros Lanfranco 1, si terrà una tavola rotonda sul disagio giovanile e sulla possibile collaborazione tra famiglia e scuola.

L’iniziativa è nata per volontà dell’avvocato Stefano Marletta, fondatore dell’associazione La Luna nel Mare e dello Sportello di primo ascolto per il disagio giovanile, ed è sostenuta dal consigliere regionale Stefano Anzalone e dalla consigliera comunale Marta Brusoni. 

Con la moderazione dell’avvocato Liana Maggiano, presidente AIAF Liguria e componente dell’Osservatorio Unicef dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – Liguria, vedrà la partecipazione di altri autorevoli rappresentanti di Unicef Liguria quali: Alberto Ferrando, medico, componente dell’Osservatorio Unicef Liguria e Alessia Cotta Ramusino, sociologa e ambasciatrice Unicef.

Parteciperanno al dibattito: Renata Rizzitelli, psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista SPI, Maria Naccari Carlizzi, neuropsichiatra infantile, psicoanalista SPI, Chiara Urci, psicologa clinica e giuridica, responsabile dell’Area Sociale e Psicologica di Croce Rossa Liguria, Rosella Monteforte, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale Einaudi Casaregis Galilei.            

Secondo il rapporto Unicef 2021 “La condizione dell’infanzia nel mondo”, in Europa il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni, preceduta soltanto dalle morti causate da incidenti stradali. Il rapporto mostra come il 19% dei ragazzi europei tra i 15 e i 19 anni soffra di problemi legati alla salute mentale, seguiti da oltre il 16% delle ragazze nella stessa fascia d’età. Tra i ragazzi tra i 10 e i 19 anni, 9 milioni convivono con un disturbo legato alla salute mentale: l’ansia e la depressione rappresentano oltre la metà dei casi.

Dati allarmanti che svelano come i giovani e le loro famiglie si trovino ad affrontare problematiche legate alla salute mentale, aggravate dall’impatto della pandemia, spesso senza poter contare su investimenti significativi volti alla prevenzione e al trattamento anche da parte delle istituzioni scolastiche. 

“Plaudiamo a questa iniziativa come simbolo di un impegno che dobbiamo assumerci ogni giorno. Unicef è in ascolto permanente con l’obiettivo di dare risposte e soluzioni concrete alle problematiche dei giovani: dobbiamo investire sui ragazzi mettendoli in condizione di affrontare le difficoltà anche attraverso la formazione degli insegnanti, fondamentali figure “ponte” con le famiglie. Un percorso a cui mi sono personalmente dedicato attraverso la creazione del docente garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, figura che in collaborazione con il dirigente scolastico ha il compito di allertare le istituzioni pubbliche sul territorio, i colleghi, la famiglia per prevenire situazioni di rischio per i bambini e i ragazzi e dare risposte.” – Ha dichiarato il presidente regionale per la Liguria Unicef, Franco Cirio – “È indispensabile in questo contesto la collaborazione delle Istituzioni per costituire strutture serie e qualificate, armate di risorse in grado di indicare un percorso chiaro alle famiglie che spesso non dispongono del tempo e dei mezzi necessari per conoscere a fondo le cause scatenanti dei disagi”.

 “Siamo qui per fare cultura. L’intervento sul disagio giovanile e familiare deve passare necessariamente attraverso una rete interdisciplinare dove tutte le forze entrano in campo e si mettono in gioco. Spesso è difficile dialogare con i genitori, intimoriti dagli interventi istituzionali e impreparati ad affrontare le difficoltà proprie e dei loro figli. Secondo quanto suggerito anche dalle “Linee Giuda per una giustizia a misura di minore” adottate dal Comitato Ministeriale del Consiglio d’Europa il 17 novembre 2010, grava sui professionisti che vengono a contatto con le nuove generazioni un obbligo di formazione per affinare le capacità di ascolto e di dialogo con gli stessi. In quest’ottica un ruolo prioritario ed insostituibile svolge la scuola visto il contatto quotidiano dei docenti con i ragazzi.” ha proseguito Liana Maggiano presidente AIAF – Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia ed i Minori – Liguria – Componente Osservatorio UNICEF per i Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza Liguria.

“L’integrazione in una rete sociale è un passaggio fondamentale per costruzione di una propria identità e porta a sviluppare forme di comportamento indispensabili per stabilirne l’appartenenza. I social Network hanno allargato il concetto di gruppo, lanciando “mode” e trend comportamentali che spesso sfociano in condotte devianti: tra questi, emergono forme di bullismo come dinamica di esclusione e discriminazione”, ha commentato Alessia Cotta Ramusino, Sociologa e Ambasciatrice Unicef.